Isola di Sardegna

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Telti

Gallura

Comune di Telti
(provincia Gallura Olbia-Tempio)

Altitudine: m.     Superficie: kmq           Abitanti:

Dalla recente espansione di Olbia, dalla quale lo divide una breve distanza (poco più di 15 chilometri) sembra aver tratto qualche beneficio Telti, che dal 1963, quando divenne comune autonomo, ha visto aumentare in misura apprezzabile il numero dei suoi abitanti. Posto su un altipiano coperto da vaste sugherete, il paese, dominato dall'alto campanile della chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, sorta alla fine dell'Ottocento, ha un aspetto singolarmente ordinato al quale contribuiscono gli intonaci chiari e nitidi delle case. Le sue origini non sono lontane; nacque, infatti, intorno alla metà dell'Ottocento, quando in questo territorio, rimasto quasi completamente disabitato fin dal Quattrocento per t'insidia delta malaria e la minaccia delle incursioni dei pirati tunisini, intorno a due chiesette campestri, quelle di Sant'Anatolia e di Santa Vittoria, si andarono raccogliendo gruppi di pastori che per gradi si riunirono in un unico centro abitato. Questi luoghi erano stati popolati già in età nuragica, e poi, sotto la dominazione romana, avevano assunto qualche importanza poiché vi era sorto il centro di Tertium, al quale il paese deve il suo nome attuale. Era stato così anche in età giudicate, quando qui passava il confine fra il Giudicato di Gallura, al quale Telti apparteneva, e quello di Torres.
Nel territorio il rilievo più alto è rappresentato dal Monte Pinu (742 metri), coperto in parte da un vasto bosco di pini marittimi che nel 1936 fu devastato da un incendio di origine dolosa; ai danni prodotti dal fuoco si va ora mettendo rimedio con un rimboschi mento. A qualche distanza dal paese, alle pendici del Monte Saurru, vi è un'antica chiesetta intitolata a San Bachisio (vedi foto) , che ha un'unica navata, abside semicircolare e campanile a vela. Non lontano si trova un minuscolo cimitero (chjappittu nella parlata gallurese), non molto diverso da quelli frequenti nelle campagne della Corsica, dove venivano sepolti i pastori della zona. A San Bachisio si svolge due volte l'anno, in maggio e in settembre, una festa nel corso della quale viene offerto un pranzo a tutti i fedeli, spesso migliaia. A Tetti, l'ultima settimana d'agosto, si tiene la Sagra del Mirto, che si propone di far conoscere, oltre che il tipico liquore sardo, i prodotti della tradizione agropastorale e artigiana locale, dai formaggi ai lavori in granito e in ferro battuto.

Paesaggi

Monte Pinu
Uno dei punti panoramici più spettacolari del Nord Sardegna. Il Monte Pinu è la cima più alta di un gruppo di rilievi granitici che formano un imponente bastione. La sua massima ragione di interesse è la presenza di un bosco di pino marittimo spontaneo, che è stato in parte reintegrato con un rimboschimento iniziato nel 1969 per ricreare l'ambiente originario, gravemente compromesso da un incendio doloso nei 1936. Le zone non occupate dai pini ospitano una folta macchia mediterranea con etica, cisto e corbezzolo, interrotta solo da aguzze punte granitiche che terminano in tipiche scarpate. Dalla cima, ad oltre 700 metri di altitudine, la vista spazia in ogni direzione: a est e nord-est sulla piana di 0lbia e sulle sue frastagliatissime coste, a nord-ovest sul non lontano lago artificiale del Liscia, a sud-ovest sul massiccio del Limbara, a sud sui Monti di Alà e a sud-est sui verdi pascoli di Berchideddu e di Padru fino alta costa di San Teodoro.


 
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