Isola di Sardegna

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Osilo

Sassarese

Comune di Osilo
(provincia di Sassari)
Altitudine: m 615 Superficie: kmq 98,19 Abitanti: 3.649

L'abitato ai margini del borgo medievale

Tutto raccolto al sommo di uno dei Monti del Tuffudesu, ai piedi del Ca­stello dei Malaspina intorno al quale sorse nella seconda metà del Duecento, Osilo guarda su larga par­te della Sardegna settentrionale, dal Golfo dell'Asinara alle colline del Meilogu, dalla vasta pianura della Nurra alle cime del Limbara.
Il paese ha conservato in buona parte inte­gro il suo nucleo medioevale con le stradine ripide e tortuose, le case dalle facciate di linea semplice, fra le quali le quattro chiese (la parroc­chiale dell'Immacolata Concezione, la vicina Chiesa del Rosario e quelle di San Valentino e di San Maurizio) sembrano essersi fatte spazio a fati­ca.
Il castello, che oltre che ai Mala­spina appartenne agli aragonesi, ai Doria, ai giudici d'Arborea e poi di nuovo agli aragonesi, non è stato ri­sparmiato dal tempo trascorso, che ne ha logorato, e in parte sgretola­to, le due torri (una delle quali ora restaurata) e le altre strutture. Seb­bene fosse di proporzioni modeste (nei suoi tempi migliori copriva una superficie di non più di un migliaio di metri quadrati), fu in grado di esercitare le sue funzioni di difesa, di presidio, di sede del potere, fino al Cinquecento; poi decadde e, se­condo una tradizione di fondamento incerto, divenne covo di banditi.
Osilo non ha sicuramente l'aspetto del paese languente, è invece un centro vivace e attivo, che in passa­to fu tra i maggiori della Sardegna, tanto che nel 1836 chiese che gli fosse riconosciuta la qualifica di città; gli fu negata, mentre la otten­nero Nuoro, Tempio e Ozieri.
Accade, però, che già da decenni la consi­stenza della sua popolazione vada diminuendo: aveva 6172 abitanti nel 1931 e 5652 (circa duemila più di quanti ne abbia oggi) nel 1962.
Tut­tavia il suo territorio, di estensione notevole (poco meno di 10.000 etta­ri), in larga parte fertile, vario e ric­co d'acqua, offre una considerevole somma di risorse che dovettero esse­re apprezzate già in età antichissi­me, se vi restano tracce d'insedia­menti umani d'epoca prenuragica.
Di particolare interesse la Necropoli di Ittiari, costituita da sette tombe allineate su un fronte di roccia cal­carea, caratterizzate dall'abbina­mento della sepoltura ipogeica pre­nuragica con elementi che ricordano le tombe di giganti di epoca nuragica.
Questo tipo di tomba è frequente in una ristretta area del Sassarese della quale Osilo costituisce il limite nord-orientale.
Ma vi sono altri luoghi di notevole interesse e di grande fascino. Alta­mente suggestivo è il lago artificiale di Bunnari, che assicura in larga mi­sura l'approvvigionamento idrico di Sassari, e intorno al quale si è costi­tuito nel tempo un fitto bosco di pi­ni e roverelle. Singolare è la Valle di San Lorenzo, percorsa da un cor­so d'acqua sulle cui rive fino a pochi decenni fa erano attivi non meno di trenta mulini ad acqua.
L'ultimo, il Mulino Pisano, ora utilizzato come abitazione, fu chiuso intorno al 1980. A pochi chilometri da Osilo, sul sommo di un colle, sorge la chie­sa seicentesca di Nostra Signora di Bonaria, che per lungo tempo fu la­sciata in abbandono.
Da questo luo­go si gode di una vista straordinaria­mente ampia. Nella prima metà d'agosto ad Osilo si svolge una sagra che dura cinque giorni e comprende sfilate in costu­me e a cavallo, la Corsa all'anello (tradizionale giostra equestre), una giornata dedicata agli emigrati, mo­stre e convegni sul patrimonio etno­grafico locale.



 
Nord Sardegna | Comuni Sardi | Gallura | Sassarese | Nuorese | Cagliaritano | Ogliastra | Oristanese | Medio-Campidano | Sulcis-Iglesiente | Mappa generale del sito
Torna ai contenuti | Torna al menu