Isola di Sardegna

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Luogosanto

Gallura

Comune di Luogosanto

(provincia Gallura Olbia-Tempio)

Altitudine: m 321 Superficie: kmq 135,45 Abitanti: 1.831

II paese sembra aggrapparsi al fian­co del Monte Casteddu, fitto di rocce e di boschi di lecci e di querce da su­ghero; è lastricata di granito la stra­da principale, sulla quale si affaccia­no case non prive di decoro, e sono strette e ripide le strade che partono dai suoi lati; grandi massi di granito traforati da tafoni sono stati posti, ad accogliere i visitatori, ai limiti estremi dell'abitato.
Lungo la strada principale sorge la Basilica di Nostra Signora di Luogosanto che gode dello stesso privilegio accordato alle grandi basiliche romane: ogni sette anni, il 7 settembre, viene aperta una porta murata posta sulla faccia­ta; chi nel corso dei dodici mesi suc­cessivi, allo scadere dei quali la por­ta verrà richiusa, la attraversa in preghiera, ottiene l'indulgenza ple­naria.
Il privilegio le fu conces­so, insieme al titolo di basilica, dal Papa Onorio III intorno al 1220.
Al santuario, costruito nei primi anni del Duecento e in seguito sottopo­sto a parziali rifacimenti, è stretta­mente legata la storia di Luogosan­to, che ebbe un corso duplice.
Intor­no alla chiesa sorse il borgo medioe­vale, che in seguito andò decadendo fino scomparire del tutto fra la fine del Quattrocento e l'inizio del secolo successivo.
Rimase integra la basili­ca che continuò ad attirare un gran numero di fedeli che per gradi si an­darono insediando stabilmente lì in­torno.
Nacque così il nuovo paese, che aveva 240 abitanti nel 1881, 900 nel 1921 e più di mille nel 1936.
Molto vasto il territorio, dalla oro­grafia tormentata, nel quale sono
molti i luoghi suggestivi e di grande interesse.
A pochi chilo­metri dall'a­bitato, al centro di un parco na­turale, vi è la Fonte La Filetta, alla cui acqua si attribuiscono qualità terapeutiche.
A lato della strada per Arzachena, si trovano, sopraffat­ti dalla vegetazione, i resti di quella che viene chiamata la Reggia, o an­che il Castello, di re Baldu, e che in realtà era una residenza di campagna dove nel Duecento soggiornò il giudice di Gallura Baldu.
Dell'antica costruzione restano soltanto tre mu­ri perimetrali, una scalinata esterna e la porta d'ingresso.
Non sono lon­tane le rovine di un altro castello, quello di Balaiana, costruito tra il 1000 e il 1100, e nel quale pare ab­biano dimorato due giudici di Gallu­ra, Torchitorio de Zori e Gomita Spa­no.
Poco più in basso, e collegata ai ruderi da un camminamento di pie­tra, è la piccola Chiesa di San Leo­nardo, che del castello fu forse la cappella.
Costruita in grezzi bloc­chi di granito, ha la volta a botte e un'abside semicircolare.
Il tetto, in­vece che di tegole, è coperto di pie­trame di granito. Altamente sugge­stiva è la piccola chiesa rupestre di San Trano, delle cui strutture fanno parte le rocce stesse affioranti dal suolo. Da un masso di granito è costituito, all'interno, anche l'altare.
La piccola chiesa, secondo la tradi­zione, fu costruita, forse nel 1230, intorno alla grotta nella quale i frati francescani trovarono il corpo dell'e­remita Trano, in seguito santificato, che qui visse intorno alla metà del VI secolo d. C. insieme a un altro anacoreta, Nicolò.



 
Nord Sardegna | Comuni Sardi | Gallura | Sassarese | Nuorese | Cagliaritano | Ogliastra | Oristanese | Medio-Campidano | Sulcis-Iglesiente | Mappa generale del sito
Torna ai contenuti | Torna al menu