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Alà dei Sardi

Gallura

Comune di Alà dei Sardi

(provincia Gallura Olbia-Tempio)

Altitudine: m 663 Superficie: kmq 188,60 Abitanti: 1.967

Ad onta dell'altitudine modesta l'abitato di Ala dei Sardi, raccolto in un'ampia conca circondata da colline ancora coperte da bei boschi di querce da sughero, non lontana dal­l'estremità settentrionale dell'altipiano di Buddusò, ha l'aspetto dei paesi di montagna: semplici e severe le linee architettoniche delle case di bei granito grigio che, nella parte più vecchia del paese, sembrano ad­dossarsi l'una all'altra per protegger­si dai venti gelidi che vengono dai monti, strette e silenziose le strade che seguono la pendenza moderata del suolo.
Di costruzione relativa­mente recente (sorse negli anni in­torno al 1960) la bella chiesa par­rocchiale di Sant'Agostino, che si affaccia sulla strada principale e nel­le cui forme si avvertono echi rinascimentali. Vi sono custodite due opere di qualche pregio: un bel Cri­sto crocifisso ed un'antica statua della Madonna del Rosario.
A brevis­sima distanza dalla chiesa, al centro di una piccola piazza, vi è un pozzo scavato in età lontana. In passato sede della parrocchia fu la Chiesa di San Giovanni, di architettura ele­mentare.
Il vastissimo territorio comunale, che abbraccia circa 19.000 ettari, è fra i più solitari della Sardegna: vi è compresa una grande estensione di pascoli e sugherete delimitata a nord-ovest dalla catena dei Monti di Alà che con le sue nude cime granitiche chiude l'orizzonte. Queste mon­tagne, dalla spoglia sommità roccio­sa ma dalle pendici coperte di fitti boschi, rivestono un ruolo di grande rilievo sotto il profilo idrogeologi­co, poiché segnano lo spartiac­que fra il bacino del Coghinas, a nord, e, a sud, quello del Tirso e sono percorsi da numerosi tor­renti che dopo un percorso spes­so tortuoso confluiscono nei fiumi maggiori, co­me il Tirso e, ad est, il Posada. In particolare il Rio Altana, che nasce dai monti di Buddusò, segna per un lungo tratto fra boschi di lecci e di querce da sughero, il confine fra la provincia di Sassari e quella di Nuoro per poi versarsi, più a valle, nel lago artificiale del Posada. Lungo il corso d'acqua è stata istituita una riserva di pesca. Offre abbondanza di prede, in parti­colare di trote, a chi pratica la pesca sportiva anche il piccolo lago artifi­ciale di Coiluna, non lontano dal paese, prossimo alla strada che con­duce a Buddusò. Il luogo è altamen­te suggestivo, per le acque limpide circondate da bei boschi di querce da sughero. Poco lontano si levano le colline di Buldia, coperte da bo­schi che si estendono per un mi­gliaio di ettari; in quest'area, il cui fascino è accresciuto dalle fonti pe­renni di Buldia e da un modesto cor­so d'acqua, il Rio Buldia, affluente del Rio Altana, si vanno conducendo lavori di forestazione produttiva. Un'altra area forestale di grande interesse è quella chiamata Sas Tumbas, una vasta foresta di lecci e di sughere (244 ettari), che dal 1934 è di proprietà demaniale.
Questo pur aspro territorio accol­se antichissimi insediamenti umani dei quali restano numero­se testimonianze.

Di grande interesse il complesso nuragico di Sos Nurattulos si giunge dopo aver seguito per sei chilometri la strada che dal paese porta alla Madonnina delle Nevi ed aver percorso a piedi gli ultimi due­cento metri), costituito da un tem-pietto a mègaron, due capanne e una fonte; il tempietto è circondato da un recinto ellittico che compren­de anche una struttura muraria che forma due ambienti circolari concen­trici. Poco distante, all'interno di un cortile circolare, vi sono una fonte lustrale coperta da una volta e una capanna circolare con la base in mu­ratura.
D'interesse non minore i resti d'un villaggio nuragico trovati a Su Pedrighinosu, a pochi chilometri da Ala; attualmente, poiché la maggior parte dell'antico insediamento è an­cora interrata, sono visibili soltanto i ruderi delle capanne e pietre spar­se. Nel corso dei primi scavi sono stati rinvenuti vari bronzetti, il più importante dei quali, ora al Museo civico archeologico di Ozieri, è una figura femminile, alta 14 centimetri, avvolta in un manto di foggia inso­lita.
Nei pressi di Ala, nella chiesetta di San Francesco fatta costruire nel 1906 dai notabili del paese, si svol­ge, il 3, 4 e 5 ottobre, la festa in onore del santo: a qualche migliaio di partecipanti viene offerto un ban­chetto che richiama l'atmosfera di un'antica opulenza pastorale.
Ad Alà, infine, si svolge ogni anno, in una mattinata domenicale di feb­braio o di marzo, il Trofeo Alasport di corsa campestre. Nata nel 1977 come gara provinciale di corsa cam­pestre, la manifestazione, che si svolge attraverso il paese e i dintor­ni, è diventata negli anni un appun­tamento prestigioso del cross inter­nazionale. Qui convengono i migliori atleti italiani e stranieri, come di­mostra l'albo d'oro della corsa, giun­ta nel 1999 alla ventiseiesima edi­zione: campioni olimpionici e recordmen si sfidano lungo un percor­so di dieci chilometri e seicento me­tri, pari a dieci giri, la distanza è di­mezzata per le donne.



 
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