Isola di Sardegna

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Da Arzachena a Santa Teresa

I luoghi


Distanza complessiva da percorrere   circa 110 Km
Tempo medio di percorrenza             circa 3 ore
Percorsi a piedi                                circa 40 minuti
Tempi di sosta e visita                      circa 5 ore
Durata complessiva dell'itinerario       da 8 a 9  ore




1. Arzachena: Spiagge del Golfo di Cugnana.
2. Arzachena: Spiagge di Capriccioli e Romazzino.
3. Arzachena: Porto Cervo.
4. Arzachena - Palau: Strada panoramica da Porto Cervo a Capo d'Orso.
5. Palau: Capo d'Orso e Roccia dell'Orso.
6. Palau: Punta Sardegna e Cala di Trana.
7. Palau - Santa Teresa Gallura: Foce del Liscia.
8. Santa Teresa di Gallura: Spiaggia di Rena Bianca e Torre di Longonsardo







1. Arzachena: Spiagge del Golfo di Cugnana.
Da Abbiadori, località a una quindicina di chilometri da Arzachena, lungo la strada per Porto Cervo, si imbocca la strada per Cala di Volpe: di qui, dopo un centinaio di metri, si dirama uno sterrato che, in circa sei chilometri, tocca quattro delle giù celebri spiagge della Sardegna. Queste spiagge si susseguono l'una all'altra lungo la sponda occidentale del Golfo di Cugnana che,nella sua parte più interna, dopo Portisco, si restringe in un vero e proprio fiordo. Procedendo da nord a sud la prima spiaggia che s'incontra è quella di Cala di Volpe, che prende il nome dall'insenatura ben ridossata sulla quale si affaccia l'omonimo e celebre albergo, divenuto uno dei simboli della Costa Smeralda. La spiaggia risulta quindi praticamente riservata alla clientela del grande complesso turistico che, quantunque non vicinissimo, è tuttavia visibile, all'interno della profonda cala, con le forme ormai familiari che sono servite da modello per la connotazione dello stile architettonico di questa costa.

Arzachena: la spiaggia di Liscia Ruja
Subito a sud di Cala di Volpe si distende per oltre 500 metri il magnifico arenile di Liscia Ruja: la trasparenza del mare turchese, la finezza della sabbia, l'ottimo ridosso dai venti occidentali e il verdeggiare della macchia nell'immediato retroterra hanno fatto una delle spiagge più note e frequentate della Costa Smeralda, al punto che si è reso necessario regolamentare il traffico nell'unica strada di accesso (il numero delle auto in entrata non può superare quello delle auto in uscita). Al di là del promontorio di Monte dell'Isola, dove si conserva parte della flora originaria, compreso addirittura un bosco di lecci, inizia la spiaggia di Petra Ruja, il cui nome (che significa "pietra rossa") è dovuto alle rocce granitiche, di color rossiccio, che la circondano, determinando un piacevole contrasto con il colore turchese del mare. Infine, nella parte più solitaria e intatta del golfo, si trova la grande spiaggia di Razza di Juncu, arenile di sabbia fine e candida alle cui spalle si apre una zona palustre, dove cresce la tipica vegetazione di giunchi che ha dato il nome alla zona. La parte sud della spiaggia, chiamata anche Rena Bianca, si trova in territorio di Olbia.

2. Arzachena: Spiagge di Capriccioli e Romazzino.
Ritornati per lo stesso sterrato, che si snoda in mezzo al verde della macchia, fin quasi ad Abbiadori, si può adesso piegare
a destra in direzione di Romazzino per ammirare altre due magnifiche spiagge che si aprono un po' più a nord lungo lo stesso tratto di litorale, fra Cala di Volpe e Capo Capaccia: si tratta delle spiagge di Capriccioli, incorniciate daboschetti di ginepri, e di quella di Romazzino, che deve il suo nome all'abbondanza di rosmarino (romasinu) che caratterizza la macchia mediterranea in questa zona. Dinanzi ai famosi arenili di Capriccioli e Romazzino stanno allineate, ben visibili da terra, le isolette di Soffi, di Mortorio e delle Camere, tutte comprese nel Parco Nazionale di La Maddalena.


Arzachena: Cala di Volpe


3. Arzachena: Porto Cervo.
Dalla frazione di Abbiadori si prende adesso la provinciale per Porto Cervo, che si raggiunge in pochi minuti e dove, in attesa di esplorare qualche angolo della natura più selvaggia e intatta della Sardegna, si potrà prendere contatto con quella più elegantemente e sapientemente addomesticata.  Il nucleo principale di quello che rimane tuttora il più rinomato centro turistico dell'isola sorse a partire dai primi anni Sessanta al fondo dell'omonima baia, aprendosi a ventaglio su una pittoresca insenatura e prolungandosi poi verso l'attuale Porto Vecchio.  La classica passeggiata parte dalla Piazzetta, famosa terrazza sulla quale si affacciano alcuni tra i più noti locali e negozi di Porto Cervo e dalla quale si gode una suggestiva veduta sulla baia, sui moli e sulle tipiche architetture degli alberghi, delle ville e degli altri insediamenti. Tutt'intorno alla piazza e nel piano sottostante uno studiato reticolo di vie pedonali, scale e piazzette ospita le show - rooms di noti stilisti e altri negozi, locali di ritrovo e boutique. Dal portico posto al di sotto della terrazza si accede a un pittoresco percorso, perfettamente inserito in un boschetto di ginepri e macchia mediterranea originaria che, attraverso un ponticello di legno, conduce alla grande banchina del Porto Vecchio dove, durante la stagione estiva, sono ormeggiati alcuni fra i più belli e famosi yacht da diporto o da gara, soprattutto in occasione delle prestigiose manifestazioni veliche organizzate dallo "Yacht Club Costa Smeralda". Sul lato opposto della baia, collegata alla Piazzetta da un servizio di traghetti, è la Marina di Porto Cervo, con il porto turistico di costruzione più recente.

4. Arzachena - Palau: Strada panoramica da Porto Cervo a Capo d'Orso.

Da Porto Cervo ci si dirige verso Baja Sardinia lungo una strada che lambisce l'insenatura di liscia di Vacca e le piccole, famose spiagge di Pitrizza. Lasciato sulla destra l'insediamento turistico di Baja Sardinia, la strada piega verso sud, costeggiando il lato orientale del Golfo di Arzachena, quindi, scavalcato il Rio San Giovanni nei pressi della sua foce, riprende a risalire verso nord in direzione di Cannigione e di Laconia. Superato il promontorio dell'Isuledda, si toccano via via alcune belle spiagge circondate dalla macchia mediterranea: Tanca Manna, Balca Brusgiata, Ulticeddu, che dall'estremità settentrionale del Golfo di Arzachena si affacciano sulla vicina Isola di Caprera. Entrati ormai nel territorio comunale di Palau, si sfiora il Golfo delle Saline, con l'omonima spiaggia e, ancora i più a nord, quella di Cala Capra, proprio sotto la mole granitica del promontorio di Capo d'Orso.

5. Palau: Capo d'Orso e Roccia dell'Orso.
A rendere celebre e immediatamente riconoscibile questo promontorio è lo straordinario monumento naturale che lo sormonta: una gigantesca massa di granito che, modellata con arte dagli elementi, ha assunto la forma di un grosso orso accovacciato sulle zampe posteriori, con il muso rivolto verso il mare.  Alta 122 metri e ben visibile anche dal mare, la Roccia dell'Orso era nota ai naviganti fin dall'antichità: citata nel II secolo d.C. dal geografo e astronomo alessandrino Tolomeo, è anche uno dei luoghi (non pochi, per la verità) dove si ipotizza che Omero abbia voluto ambientare l'episodio dell'approdo di Ulisse nella terra dei Lestrigoni.
Sull'Orso è anche possibile salire, con qualche precauzione, per godere di un panorama spettacolare su un ampio tratto della costa settentrionale e sull'Arcipelago della Maddalena, soprattutto sulle isole di Santo Stefano e di Caprera, vicinissime al di là dello stretto braccio di mare che le separa dall'isola madre.

6. Palau: Punta Sardegna e Cala di Trana.
Da Capo d'Orso si imbocca la strada provinciale per Palau e di qui la statale per Santa Teresa: dopo meno di due chilometri si svolta a destra, si supera l'insediamento turistico di Porto Rafael, uno dei primi e più sobri della costa settentrionale, e si procede fino a Punta Sardegna, raggiungendo poi a piedi, per una scalinata di granito, la terrazza del belvedere, a 111 metri d'altezza. Anche di qui la vista è attratta soprattutto verso il vicinissimo Arcipelago detta Maddalena, del quale si possono osservare con particolare nitore l'isola principale e quella di Spargi, proprio di fronte in direzione nord. Per un sentiero che serpeggia lungo la scogliera si può poi scendere alla bella spiaggia di Cala di Trana, immersa nel verde della macchia mediterranea e delimitata da alture granitiche lavorate dai venti. La spiaggia, raggiungibile solo dal mare o a piedi, gode di una posizione straordinariamente felice.

7. Palau - Santa Teresa Gallura: Foce del Liscia.
Ritornati sulla statale 133, se ne percorrono altri cinque chilometri circa in direzione di Santa Teresa, per poi svoltare a destra per la frazione di Barrabisa e raggiungere la spiaggia detta dai locali La Sciumara, cioè La Foce. Qui infatti sbocca a mare il Fiume Liscia, dopo un corso di circa 70 chilometri che inizia dalle pendici del Limbara: il lungo arenile di sabbia medio grossa, che ricade in parte nel territorio di Palau e in parte in quello di Santa Teresa, è caratterizzato dai forti venti e dall'oasi naturalistica fluviale, ricca di interessante flora e avifauna. Dinanzi alla spiaggia, verso L'orizzonte, un panorama fantastico, con le isole minori dell'Arcipelago della Maddalena (Spargi, Spargiotto, Budelli, Santa Maria e Razzoli) e, al di là di queste, le isole corse di Lavezzi e Cavallo e in lontananza la Corsica. Sulla sinistra la baia è chiusa dall'Isola di Coluccia, che si può raggiungere a piedi lungo una lingua di sabbia
intervallata da pone d'acqua stagnante: ambiente miracolosamente intatto, rivestito da una fitta macchia mediterranea e da un bosco di lecci che, sul versante opposto di Porto Pozzo, scende fino alla riva del mare.

8. Santa Teresa di Gallura: Spiaggia di Rena Bianca e Torre di Longonsardo.
Per le strade statali 133 e 133 bis si raggiunge l'abitato di Santa Teresa di Gallura che, fondato all'inizio del XIX secolo per iniziativa del re di Sardegna Vittorio Emanuele I, conserva un piccolo e grazioso centro storico di nitida e geometrica semplicità. Proprio ai piedi del paese, sul lato nord - ovest, si apre la grande spiaggia di Rena Bianca, una delle più belle del Mediterraneo fra quelle direttamente accessibili da un centro abitato.

Santa Teresa Gallura: la Torre di Longosardo

Dal centro stesso del paese si può poi raggiungere a piedi, sul lato opposto, verso nordest, la torre spagnola di Longonsardo, che domina sulle Bocche di Bonifacio e dalla quale si distinguono le bianche falesie della Corsica.

 
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