Un grande
scavo venne fatto, in corrispondenza dell'intera navata centrale,
spingendosi temerariamente per quasi due metri al di sotto del piano |
un
agellus, rimasta nella toponomastica nella forma errata di Monte Angellu. I
martiri sono sistemati in tombe ad arcosolio. Nel sarcofago del centro,
giaciono le ossa di San Gavino. Una lapide reca il suo nome in latino:
Gavinus. Qui c'è poi un'ampolla dove forse si raccoglieva il sangue. Le ossa
di San Gianuario sono conservate meglio perché era il più giovane e sono alla
destra. Secondo la tradizione Gianuario aiutava Proto a portare il Vangelo,
quindi era diacono. A sinistra si trovano le ossa di San Proto. Lo scavo
suggerì di ricavare una galleria, una sorta di chiesa inferiore, di accesso
alla cripta per la custodia delle spoglie dei tre Santi e di altri ritenuti
tali. Nell'anticripta, articolata per tre lati da nicchie in forme
rinascimentali, vennero sistemate pregevoli statue marmoree dei Santi |
|
Gavino, Proto, Gianuario, Gabino e Antioco.Le
altre, di stucco, vennero aggiunte posteriormente. D'un preesistente sacello
cruciforme paleocristiano, trovato nello scavo, erano stati utilizzati
materiali per la costruzione della Basilica. Robuste cancellate dovevano
difendere le salme dalle profanazioni degli infedeli, che in effetti le
tentarono: tanto che il re di Spagna Filippo IV comandò che la chiesa fosse
trasformata in fortilizio. Si erano intanto andati formando gli spazi attorno
alla chiesa noti come "atri": atrio Giudice Comita a settentrione e
atrio metropoli Turritana a mezzogiorno. Si chiusero gli accessi con portali:
quello volto verso quest'ultimo, praticato in una casa alta a mo' di torre. I
muri esteni delle navatelle vennero sopraelevati, con feritoie. |
In uno
scomparto dentro il sarcofago che custodisce le ossa di |
E si
credeva, fino all'ultima ricognizione del 1948, che i resti del |