SS. Trinità di Saccargia

"Codrongianus"

 

 

La chiesa costituisce forse il più significativo esempio di arte romantica dell'isola.

La bellezza dell'edificio è esaltata dalla pittoricità dell'ambiente naturale circostante, che purtroppo, negli ultimi anni, è stato intaccato dall'apertura di una cava di calcare, da una serie di costruzioni rurali e dalla presenza di un deposito di rottami.

Edificata in due tempi, all'inizio e alla fine del XII secolo, ha subìto un restauro radicale e abbastanza arbitrario agli inizi del '900.

E’ di notevoli dimensioni, fiancheggiata da una torre campanaria alta oltre 40 metri; ha pianta a croce commissa con tre absidi; l'unica navata è particolarmente lunga e stretta.

Sulla bella facciata bicroma, riccamente elaborata, poggia un elegante portico ad arcate. 

L'austerità dell'interno è accentuata dalla grigia trachite del pavimento e dalle capriate in legno che reggono la copertura. L'abside centrale è impreziosita da un elegante ciclo d'affreschi del XIII secolo, di eccezionale importanza perché costituisce l'unico esempio di un certo rilievo di pittura murale medievale dell'isola. Alla chiesa era annessa un'abbazia di Camaldolesi, della quale restano consistenti ruderi. La festa si svolge la prima domenica dopo la Pentecoste.