La Romangia Incuneata fra la Nurra di
Porto Torres a ovest, l'Anglona a est e l'agro di Sassari a sud/sud-ovest, la
Romangia si affaccia sul Golfo dell'Asinara con un lungo arco di costa prevalentemente
bassa e sabbiosa, esteso dall'arenile di Platamona, attraverso la Marina di
Sorso e la spiaggia di Maritza, fino a Punta Tramontana. Questo ampio tratto di
litorale, ricadente per intero nel territorio del comune di Sorso,
costituisce un comprensorio naturalistico di un certo interesse, grazie alla
fitta pineta di rimboschimento che si apre alle sue spalle (e che ha
purtroppo in parte soffocato la rigogliosa macchia di ginepro spontaneo) e
allo stagno che la chiude ad occidente e che rappresenta una delle zone umide
più importanti del Nord Sardegna. Un tratto dell'imponente
costone di roccia calcarea che incorona Sassari da sud La regione, che comprende i
territori di tre grossi comuni. Sorso, Sennori e Osilo, per una popolazione
complessiva di oltre 25.000 abitanti, è prevalentemente collinare, con dolci
declivi ricoperti di vigne e oliveti nella parte più prossima al mare, sui
quali dominano da posizione abbastanza elevata gli abitati di Sorso e
Sennori, ormai quasi saldati l'uno all'altro dallo sviluppo urbanistico ma
tenacemente divisi da un'antica rivalità e da un diverso dialetto (a Sorso si
parla il sassarese, a Sennori il logudorese). Il territorio sale poi nell'interno,
lungo il corso del Rio San Lorenzo punteggiato di antichi mulini, verso gli
oltre 600 metri dei Monti del Tuffudesu, sulla vetta di uno dei quali sorge,
in grandiosa posizione panoramica, l'abitato di Osilo. Terra fertile, ben irrigata
e da sempre a forte vocazione agricola, la Romangia fu frequentata già in
epoca preistorica: restano testimonianze di notevole interesse a Sennori
(domus de janas dell'Orto del Beneficio Parrocchiale e tomba di giganti di
Oridda), a Osilo (domus a prospetto architettonico di Ittiari) e a Sorso
(santuario nuragico di Serra Niedda, portato alla luce di recente e ancora in
corso di scavo). Come rivela il suo nome, la regione fece parte della zona
più intensamente romanizzata del Nord Sardegna: ma le tracce di questo
periodo, nonostante l'abbondanza dei materiali rinvenuti, sono piuttosto
scarse, perché le fertili campagne della Romangia sono state costantemente
abitate e coltivate nei secoli, con la conseguente sovrapposizione di strati
di civilizzazione successivi. Osilo, cresciuta a partire dal
XIII secolo intorno al castello dei Malaspina, del quale restano rovine
imponenti, conserva un borgo medievale dignitoso e compatto, arroccato sulle
pendici del monte e reso ancor più affascinante dalla posizione panoramica
del paese. Centri molto legati alle
loro antiche tradizioni, Osilo e Sennori si distinguono per la bellezza dei
costumi femminili, che si possono ammirare in occasione rispettivamente
della Cavalcata osilese, a mezzo agosto, e della festa di San Giovanni Battista,
il 24 giugno, e per l'importanza di alcune lavorazioni artigianali (in
particolare i tappeti e i costumi a Osilo, i costumi e i cestini a Sennori). Raffinata la pasticceria in
tutti e tre i centri, mentre è di rilievo la produzione di olio e di vino
(nonché di frutta e di ortaggi) di Sennori e Sorso. |
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