Cargeghe
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Altitudine: m 333 Superficie: kmq 12.07 Abitanti: 633 |
La strada romana di Sos
Bajolos alla periferia del paese |
II paese, posto, a breve distanza da Sassari, su un suolo calcareo mosso e segnato da brusche discontinuità, si affaccia verso nord sulla vasta piana di Campo Mela. Alle disuguaglianze del terreno si è dovuto adattare l'abitato, che ha strade tortuose. Di qualche rilievo la chiesa parrocchiale settecentesca, intitolata ai martiri San Quirico e Santa Giulitta, nella quale si conserva, fra l'altro, un pregevole dipinto della Sacra famiglia attribuito al pittore fiorentino Baccio Gorini che sul finire del Cinquecento, costretto all'esilio da motivi politici, visse per lungo tempo a Codrongianus. Alla periferia del paese vi è la chiesetta di Santa Maria de Contra, fra le più piccole chiese romaniche della Sardegna, che. costruita nella seconda metà del XII secolo, appartenne ai monaci camaldolesi. In età giudicale Cargeghe fece parte della curatoria di
Figulinas; conobbe poi le lotte fra i Doria e gli aragonesi, per essere
infine incorporata nella baronia di Ploaghe. Il suo territorio, pur di
modesta ampiezza, conserva numerose testimonianze di insediamenti antichissimi.
A breve distanza dall'abitato
si trovano, scavate in un costone calcareo, le due Domus de janas di
Pescialzu. che nel prospetto imitano, ma scolpiti nella roccia, gli elementi
architettonici delle tombe di giganti. Le due tombe hanno, all'interno
un unico ambiente rettangolare con angoli smussati e volta piana. Più articolata la
Necropoli di S'Elighe Entosu, sull'altipiano di Giorrè. Tre delle tombe sono
scavate in tre lati diversi di un massiccio calcareo. La più importante,
bicellulare, ha un'anticella semicircolare e la cella articolata nella forma
a T. Sulla parete destra
dell'anticella sono visibili due spirali accostate incise nella roccia. Le volte hanno
scanalature parallele che imitano le travature di un'abitazione. Poco lontani sono la
Necropoli e il Nuraghe di Pedras Serradas. La necropoli comprende almeno
quattro domus de janas variamente articolate (hanno da due a cinque ambienti)
e di fattura accurata; hanno portelli scolpiti, talvolta con architrave e cornici
modanate. Il nuraghe, monotorre, è
in parte interrato. Dall'estrema periferia
occidentale del paese partono i resti di una strada presumibilmente di età
romana che si prolungano per 600 metri. La pavimentazione è in
pietre calcaree ed è delimitata ai lati da pietre di maggiori dimensioni
lavorate con cura particolare. |