Borutta
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Altitudine: m 471 Superficie: kmq 4,76 Abitanti: 331 |
La Basilica di San Pietro dì Sorres |
Il paesino, fra i più piccoli della provincia di Sassari
per il numero dei suoi abitanti; in assoluto il più piccolo per l'estensione
del suo territorio: meno di cinquecento ettari - è posto sul costone
settentrionale del pianoro sul quale sorge la Basilica di San Pietro di Sorres,
in una regione che si distende ai piedi dello spoglio Monte Pelau. La storia di Borutta è, fin dalle sue origini, legata
all'Abbazia ed alle sue vicende. In età medioevale sull'altipiano che sovrasta
il paese sorse l'importante centro di Sorres, capoluogo di una curatoria del
Giudicato di Torres e, dall'inizio del XII secolo fino al 1503, sede vescovile.
La decadenza di Sorres ebbe probabilmente inizio quando, nella seconda metà
del XIV secolo, gli aragonesi si impossessarono del luogo e lo
fortificarono, cosi che fosse un baluardo imprendibile nella loro lotta
contro i Dona. Il vescovo si trasferì allora nel piccolo borgo di Borutta, la
cui modesta chiesa parrocchiale ebbe per poco meno di un secolo la dignità
di cattedrale. Gli stessi abitanti abbandonarono Sorres, del quale in breve
tempo non restò se non la maestosa chiesa romanica, fra le più belle della
Sardegna.
Di notevole interesse, sotto il profilo archeologico e
naturalistico, è la Grotta di Ulari, posta a breve distanza dal paese. La
grotta ha due ingressi ed è formata da una galleria principale che si
prolunga per 190 metri e da altre diramazioni, per uno sviluppo complessivo
di 350 metri. Nella grotta, che non è stata risparmiata dai tombaroli, sono
stati trovati materiali litici e ceramici attribuiti alla "Cultura di Ozieri"
(3500 -2700 a.C.). La grotta ospita inoltre una delle più folte colonie di
pipistrelli della Sardegna. |