Pozzomaggiore
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Altitudine: m 438 Superficie: kmq
79,52 Abitanti: 3.113 |
La cinquecentesca
chiesa parrocchiale ai San Giorgio |
Dalla piatta altura sulla
quale è disteso (forse uno dei vulcani spenti numerosi in questa parte della
Sardegna) Pozzomaggiore guarda sui paesi di Padria e di Mara, posti un
centinaio di metri più in basso. Posto al centro di
pascoli ricchi (che in un passato molto lontano furono fertilissimi campi di
grano) deve il benessere del quale si avvertono i segni a una sapienza
pastorale e ad attitudini imprenditoriali che hanno favorito il sorgere e il moltiplicarsi
degli allevamenti razionali di bestiame spesso selezionato con grande cura. Nè la sana economia
agraria, nè le attività commerciali ed artigiane che vi fiorirono, sono
tuttavia valse ad impedire che nell'arco di mezzo secolo l'emigrazione
privasse il paese di più d'un terzo dei suoi abitanti, che nel 1951 erano
4956. Lungo le strade bene
ordinate dell'abitato non sono pochi gli edifici, evidentemente vecchie
dimore signorili, non privi di qualche grazia architettonica. Nel paese il monumento
di maggior rilievo è la cinquecentesca chiesa parrocchiale di San Giorgio.
La bella chiesa di
stile gotico-catalano, alta su una gradinata, ha la facciata chiusa fra due
contrafforti. Di linee armoniose il
campanile a sezione quadrata. L'interno, a navata
unica, è suddiviso in cinque campate; di qualche rilievo la cappella dedicata
alla Madonna, che ha la volta a botte ornata da formelle policrome. Poco distante è la chiesa
seicentesca di Santa Croce, probabilmente costruita su una preesistente
chiesa romanica. Pozzomaggiore
ebbe sempre bei cavalli ed abili cavalieri, che ogni anno, nei primi giorni
di luglio, si misurano nelle audaci prove dell'"Ardia di San Costantino".
Nelle
due giornate della festa riti religiosi e spericolate esibizioni equestri precedono
la tradizionale corsa dei cavalieri intorno alla Chiesa di San Costantino,
edificata dai reduci della prima guerra mondiale con il concorso dei
compaesani emigrati negli Stati Uniti. |